Trascrizioni di pezzi celebri o estremamente interessanti che ho curato ed eseguito personalmente con al centro il flauto, la sua naturalezza, le sue possibilità sonore ed artistiche.
BACH - Passacaglia
L’ organo mi ha sempre affascinato per la massa sonora che è in grado di sprigionare e per il senso di solennità che trasmette. J. S. Bach è il compositore che ha portato al culmine della popolarità questo strumento rappresentandone l’apogeo compositivo con la geniale capacità di costruire strutture polifoniche mastodontiche e di comunicarne il virtuosismo improvvisativo. Da qui alla commissione della trascrizione per Quintetto di fiati della Passacaglia in do minore BWV 582, il passo è stato breve. Si tratta forse dell’opera più famosa di J.S. Bach, che la giovane compositrice Bonnie Yung, mia cara amica, è riuscita, attraverso un’analisi attenta e precisissima, a dare nuovo lustro a questa icona della musica. Ci ha unito l’intento di creare una prospettiva più estesa, nella quale il Quintetto di fiati assume quasi la fattezza di un organo ma meno “meccanico”, con registri veri e canne azionate da un mantice umano. È stato stimolante lavorare per ampliare il repertorio di questa formazione e dare così la possibilità di scoprire quanto possa essere timbricamente ricca e completa.
Altro discorso è
L’ organo mi ha sempre affascinato per la massa sonora che è in grado di sprigionare e per il senso di solennità che trasmette. J. S. Bach è il compositore che ha portato al culmine della popolarità questo strumento rappresentandone l’apogeo compositivo con la geniale capacità di costruire strutture polifoniche mastodontiche e di comunicarne il virtuosismo improvvisativo. Da qui alla commissione della trascrizione per Quintetto di fiati della Passacaglia in do minore BWV 582, il passo è stato breve. Si tratta forse dell’opera più famosa di J.S. Bach, che la giovane compositrice Bonnie Yung, mia cara amica, è riuscita, attraverso un’analisi attenta e precisissima, a dare nuovo lustro a questa icona della musica. Ci ha unito l’intento di creare una prospettiva più estesa, nella quale il Quintetto di fiati assume quasi la fattezza di un organo ma meno “meccanico”, con registri veri e canne azionate da un mantice umano. È stato stimolante lavorare per ampliare il repertorio di questa formazione e dare così la possibilità di scoprire quanto possa essere timbricamente ricca e completa.
Grazie
Per aver preso in considerazione un progetto complesso e importante a cui tengo molto e a cui abbiamo dedicato molte energie e passione.