Discografia

Una formazione classica composta da flauto e arpa, due strumenti suonati fin dall’ antichità che hanno ispirato diversi compositori per la loro versatilità e le caratteristiche sonore come il bel canto legato del flauto e il pizzicato dell’arpa. Alle composizioni originali come la celeberrima Sonata per flauto e arpa di Nino Rota, vengono accostate trascrizioni come la Sonata di Johann Sebastian Bach e la Sonata di Leonardo Vinci che prevedevano un accompagnamento affidato al cembalo.
Sono presenti anche trascrizioni originali del tempo come i Lieder dell’op. 57 di Felix Mendelssohn, trascritti da due musicisti contemporanei all’autore: John Clinton e Karl Oberthür.
LovingDuo intende ampliare il repertorio dedicato a questa formazione, sia riscoprendo alcuni autori oggi poco conosciuti come per esempio Clemence de Grandval, donna compositrice del 1800, che attraverso l’esecuzione di brani già noti al grande pubblico come la Danza degli spiriti Beati di Christoph Willibard Gluck, eseguita però con l’accompagnamento dell’arpa.
Nella casa di Vosnon
“Stai per compiere 82 anni, sei rimpicciolita di sei centimetri, non pesi che quarantacinque chili e sei sempre bella elegante e desiderabile” Andrè Gorz, filosofo francese di origini austriache, dedica queste parole alla moglie Dorinè dopo 58 anni di convivenza.
Dorinè è da tempo colpita da una grave malattia degenerativa. Andrè, rivolgendosi a lei, scrive: “spio il tuo respiro, la mia mano ti sfiora. Ciascuno di noi vorrebbe non dover sopravvivere alla morte dell’altro”. Queste parole furono scritte nel Giugno 2006. Quindici mesi dopo, i corpi di Andrè e Dorine furono ritrovati senza vita distesi l’uno in fianco all’altro nella loro ottocentesca villa di campagna a Vosnon, piccolo comune francese di 204 abitanti, situato nella regione della Champagne-Ardenne. Si erano suicidati con un’iniezione letale, tenendosi per mano. Alla porta avevano affisso un semplice biglietto con scritto a mano ‘Avvisez la gendarmerie’
La lettera dell’anno prima si concludeva con queste parole: “Ci siamo spesso detti che se, per assurdo, avessimo una seconda vita, vorremmo trascorrerla insieme”. Parole in cui la forza e la bellezza derivano da quel ‘per assurdo’ che smarca il loro gesto da ipotesi di fuga nell’ultraterreno e lo rende semplicemente una meravigliosa dichiarazione di indissolubilità.
La musica alterna pieni e vuoti tipici di un contatto fra umani e lascia al flauto di Yuri il ruolo di rappresentare la bellezza di Dorine sfiorita eppure eterna e rinnovata agli occhi di Andrè.
Quintetto Placard
